Ricette semplici, piccole regole per la spesa e tanta voglia di convivialità, è questa l'aria che si respira a casa di Simone Rugiati. E – assicura – basta poco per imitarlo
Simone Rugiati sembra avere scelto da che parte stare: da quella di chi vorrebbe cucinare, ma magari non sa tutti i tecnicismi o non ha tempo per fare la spesa ogni giorno. Per questo le sue ricette sono facili, veloci e poco costose. Si possono trovare su Casa Rugiati l'ultimo libro diviso per stagioni, oppure su foodloft.it il suo portale dove ogni domanda ha risposta. Il motivo di tutto questo lo dice lui stesso: «Questa è la mia soddisfazione: aumentare la voglia di cucinare. Quando uno si accorge che cucina bene anche solo tre piatti, quelli diventeranno il suo cavallo di battaglia e spingeranno anche chi non ama troppo cucinare a sentirsi più sicuro di sé».
Casa Rugiati è diviso per stagioni. Come mai questa idea?
«Il libro ha ripreso lo stile dei vecchi libri di cucina, non mi sono inventato nulla. I miei libri sono sempre stati per "casalinghi", mi piace far fare agli altri, metterli nella condizione di tentare, magari con delle belle foto e delle ricette curiose. Casa Rugiati risponde più di tutti proprio a questi due principi. Mi ero reso conto che quelle che per me erano ricette facili, per l'utente medio invece erano complesse, costose e lunghe. Stavolta ho voluto raccogliere proprio quei piatti che faccio davvero a casa mia, quando magari invito qualcuno a cena. La divisione per stagioni non è tanto dovuta al libro ma alla spesa. La prima cosa che tutti dovrebbero imparare è proprio questa: se fai bene la spesa, il ristorante più buono è casa tua. Se la materia prima è buona, si fatica a fare piatti cattivi. Siamo sempre abituati a pensare di trovare sempre tutto, ma non è detto che tutto questo abbia un sapore».
Come deve essere un bel programma culinario in tv?
«Personalmente ho sempre cercato di sdrammatizzare la cucina, perché cucinando le persone si devono divertire. La vita di ogni giorno è già molto stressante, piena, aggiungere pressione ai fornelli mi sembra assurdo. A volte anche io nel mio portale foodloft.it provo a fare delle ricette con quello che di secco si può avere in casa. Il tempo è poco, si fatica a fare la spesa tutti i giorni ma magari la voglia di cucinare c'è. Qualche volta mi piacerebbe fare qualcosa di complicato, ma capisco i tempi e sono per comunicare cose fattibili, facili ed economiche. Solo così torna la voglia di cucinare e questo rende l'alimentazione più sana».
Invito a cena con gli amici. Cosa non deve mai mancare e su cosa consigli di concentrarsi?
«Suonano il campanello: bianco, rosso o bollicine? In questo modo appena arrivano, si può già brindare. Poi consiglio di fare tanti piccoli antipasti. Che non vuol dire per forza cucinare tanto, ma cucinare due o tre cose più piccole da mettere in tavola e che puoi permettere di mischiare. Puoi preparare dei gamberi con le verdure e vicino mettere una buona mozzarella di bufala, magari con un po' di olio al basilico. In questa modalità tapas si può anche giocare di più con il cibo mentre si fa altro. Per questo è meglio stare magari in piedi, spargere piattini un po' dappertutto, così la gente si muove, piuttosto di servire in tavola come in un ristorante, con il rischio di far sentire i propri ospiti in soggezione e noi di passare tutta la serata in cucina».
Nella foto in alto, lo chef Simone Rugiati, che poco più di un anno fa ha pubblicato Casa Rugiati, edito da Rizzoli