Il consumatore deve prestare attenzione alle sue scelte, alla sicurezza e anche al rapporto qualità prezzo degli alimenti. L'analisi di Agostino Macrì
Ogni anno all’Unione nazionale consumatori arrivano un centinaio di segnalazioni di difetti alimentari. I casi più frequenti riguardano la presenza di corpi estranei negli alimenti confezionati, «ma non mancano i casi di cibi con caratteristiche organolettiche non a norma - ricorda Agostino Macrì, esperto sicurezza alimentare dell’Unc -, cioè odori, sapori e colori anomali». Data la frequenza delle segnalazioni è utile definire le misure da intraprendere per tutelare i propri interessi e la propria salute quando ci si imbatte in incidenti del genere.
Quanto la tendenza a risparmiare sull’acquisto del cibo ha aumentato il pericolo delle frodi? E in che misura lo ritiene un fenomeno destinato a crescere?
«Il pericolo delle frodi esiste da sempre e forse è indipendente dalla crisi economica in atto. Bisogna, però, distinguere tra frodi che hanno risvolti economici oppure compromettono la qualità degli alimenti e quelle che hanno anche risvolti negativi per la salute. Gli organi pubblici di vigilanza e controllo sono molto attivi nella repressione del fenomeno e proprio per questo probabilmente questa tendenza non dovrebbe crescere. Bisogna ricordare che le frodi sono alimentate da chi consapevolmente commercia o acquista alimenti contraffatti. Queste persone dovrebbero sapere che commettono dei reati per cui potrebbero subire pesanti sanzioni».
In occasione di ricorrenze come il Natale e la Pasqua a cosa il consumatore deve prestare più attenzione?
«In occasione di queste ricorrenze, anche se in periodo di crisi, molte persone sono meno attente agli acquisti e questo fenomeno è ben conosciuto dai rivenditori. È infatti possibile trovare prodotti “civetta” che attraggono i consumatori che poi acquistano altri prodotti a prezzi normali o addirittura maggiorati. Vengono anche offerti prodotti tipici delle festività che hanno caratteristiche diverse da quelle che si pensa di acquistare. Ad esempio, le uova di cioccolato non sono tutte uguali e quelle con cioccolato fondente sono decisamente più costose di quelle al latte. Il consumatore deve leggere attentamente le etichette e anche controllare il prezzo al chilogrammo, ricordando che normalmente le confezioni piccole hanno un costo al chilo superiore a quelle di maggiori dimensioni».
Quali possono essere le misure da intraprendere per tutelare i propri interessi quando ci si trova di fronte a uno di questi casi? Cosa è importante fare specie al momento dell’acquisto?
«La prima cosa da fare è recarsi dal rivenditore cercando di risolvere bonariamente la questione. Se ciò non è possibile, è opportuno rivolgersi a uno dei tanti organi di controllo esistenti - Asl, Nas, Repressione frodi, Corpo forestale dello Stato - ricordandosi di presentare lo scontrino di acquisto».
Come avviene l’azione di sensibilizzazione e tutela da parte dell’Unione nazionale consumatori?
«L’Unc è da sempre impegnata in attività d’informazione ed educazione dei cittadini sui temi della qualità e della sicurezza che diffonde attraverso i propri i canali di comunicazione: dal sito www.consumatori.it alle pagine sui social network, dall’house organ Le scelte del consumatore alla newsletter online. Ma anche applicazioni informatiche e progetti con le scuole per sensibilizzare i consumatori fin da piccoli; infine, un blog interamente dedicato alla sicurezza alimentare www.sicurezzalimentare.it per essere costantemente aggiornati, leggere vademecum e consigli utili».
Nella foto Agostino Macrì, esperto sicurezza alimentare dell’Unione nazionale consumatori